Piccolo mondo vaticano by Aldo Maria Valli

Piccolo mondo vaticano by Aldo Maria Valli

autore:Aldo Maria Valli
La lingua: ita
Format: epub


Notissima è la sezione voci bianche, i pueri cantores, le cui origini risalgono al VI secolo e che oggi, accanto alla preparazione musicale, ricevono anche una formazione generale, perché frequentano gli ultimi due anni della scuola elementare e i tre della scuola media inferiore nella scuola paritaria interna, denominata Schola puerorum della Cappella Sistina, che si trova in via Monte della Farina, nel centro storico di Roma.

Trovare le voci adatte non è semplice, e periodicamente i responsabili dei pueri cantores setacciano le scuole di Roma alla ricerca dei possibili candidati, i quali vengono poi sottoposti a una severa selezione.

La Cappella musicale pontificia e i pueri cantores prendono parte regolarmente alle celebrazioni liturgiche presiedute dal papa e tengono anche concerti, in Italia e all’estero.

Ma non di sola Sistina vive la musica in Vaticano. Dal 1811, infatti, per volontà di Pio X, esiste una scuola superiore di musica sacra con lo scopo di insegnare le discipline musicali legate all’uso liturgico. Divenuto nel 1931 Pontificio istituto di musica sacra, l’organismo vaticano svolge oggi la sua funzione non solo attraverso i corsi, ma anche con la pubblicazione di saggi e opere musicali, con l’esecuzione di brani e promuovendo centri di studio e convegni. I titoli rilasciati sono di baccalaureato, licenza e dottorato in musica sacra, articolati in cinque indirizzi: canto gregoriano, composizione, direzione di coro, musicologia, organo. Gli sbocchi lavorativi sono quelli di maestro di cappella, organista liturgico, compositore, concertista (organista, pianista, direttore di gruppo musicale), musicologo, operatore didattico, archivista e bibliotecario. Per essere ammessi a frequentare l’istituto occorre superare un esame.

Green Vatican Più volte Benedetto XVI, così come il predecessore Giovanni Paolo II, ha rivolto appelli per la tutela del patrimonio ambientale e il rispetto del Creato. Per non limitarsi alle parole, il Vaticano ha deciso di mettersi all’opera. Così, dal 2008 in tutto il territorio dello Stato è in vigore la raccolta differenziata dei rifiuti, ma soprattutto, da qualche anno, l’energia pulita non è più solo un progetto.

Sulla grande copertura dell’aula delle udienze (cinquemila metri quadrati) sono stati collocati duemilaquattrocento moduli fotovoltaici che, nel rispetto dell’architettura voluta dal progettista Pier Luigi Nervi, garantiscono trecento megawattora all’anno, energia pulita immessa nella rete vaticana risparmiando l’equivalente di ottanta tonnellate di petrolio ed evitando l’emissione nell’aria di 225 mila chilogrammi di anidride carbonica. L’ideazione, lo sviluppo e la realizzazione dell’impianto si devono, sotto forma di donazione al papa, a una società tedesca. Ma il piano di conversione alle fonti rinnovabili è ancora più ambizioso, perché prevede di coprire con energia verde il venti per cento dell’intero fabbisogno.

L’impianto fotovoltaico, forse il più grande d’Europa, costerà 500 milioni di euro e sorgerà in un’area di trecento ettari nei pressi del borgo di Santa Maria di Galeria, dove si trovano le strutture dell’emittente della Santa Sede, di cui si parlerà ancora. Producendo energia pari a nove volte quella necessaria per far funzionare la Radio Vaticana, potrà soddisfare tutte le necessità dello Stato, e l’energia in eccesso sarà venduta all’Italia.

Con duecento watt pro capite di energia verde, il Vaticano



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